giovedì, novembre 16, 2006

Notizie - Ussita e Civitanova unite in piazza

A febbraio la montagna e il mare, in provincia di Macerata, s’incontreranno ad Ussita e a Civitanova. Lo hanno deciso, a microfoni spenti, a conclusione della puntata di “Diario Maceratese” su E’TV, il sindaco di Ussita, dottor Sergio Morosi e il collega di Civitanova, dottor Erminio Marinelli. Ad Ussita, in piazza, i marinai civitanovesi prepareranno una splendida frittura a beneficio dei residenti e dei turisti, in primis gli sciatori attesi in gran numero dopo la realizzazione del mega-impianto di risalita che verrà inaugurato prima di Natale. A Civitanova invece sarà la volta di polenta, pecorino, torte di ricotta, salumi ed altre squisitezze gastronomiche montane ad attirare la gran folla del passeggio domenicale in centro. I dettagli saranno messi a punto dai due primi cittadini in occasione dell’inaugurazione dell’impianto di risalita del costo di oltre due milioni di euro (in gran parte finanziati dalla Regione) cui Morosi ha invitato espressamente Marinelli. “La cerimonia verrà fissata tra l’8 e il 23 dicembre a secondo dell’agenda del presidente Spacca: un doveroso atto di cortesia verso il presidente dell’ente che ha fatto propria l’istanza di Ussita a rappresentare idealmente la Regione nella necessità di sviluppo montano”. Uno sviluppo cui la rilevante presenza extracomunitaria offre un buon contributo. Ha detto il sindaco Morosi nella trasmissione condotta da Maurizio Verdenelli: “L’asilo nido di Ussita è forse il più internazionale d’Europa: la presenza dei bambini stranieri è infatti preponderante. Ed anche i pastori vengono ormai più dal Bangladesh che dalla nostra terra: sono naturalmente i benvenuti. Per il resto c’è da considerare che certe tradizioni tipicamente locali legate all’allevamento e ai prodotti rischiano di scomparire” .... (da Marcheexpo.it)

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Frontignano - Nuovo campo scuola

"Per moltissimi ragazzi che hanno frequentato la stazione sciistica di Frontignano la sciovia più conosciuta è stata quella di Pippetto. In realtà il nome tecnico è quello di sciovia OS 42 delle Saliere. Questo impianto venne fatto costruire nel 1983 dall'allora Sindaco Nicola Rinaldi vicino all'arrivo della seggiovia omonima Le Saliere, in un punto a ridosso della pineta dove la neve è sempre abbondante e si conserva più a lungo. La modesta pendenza del terreno ha consentito a moltissimi di fare i primi passi sugli sci senza incorrere in rovinose cadute. Quest'anno il Comune ha rinnovato tutta la zona delle Saliere con la nuova seggiovia Belvedere e Pippetto è stato sostituito con un nastro trasportatore più moderno e confortevole che si spera potrà godere ugualmente della simpatia di tanti ragazzi e di tanti principianti dello scii anche in età più avanzate. " (da Corriere Adriatico)
Le foto dei lavori

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Eventi - Frontignano di Ussita in televisione

Mercoledì 15 novembre la stazione sciistica di Frontignano di Ussita è stata protagonista di uno speciale televisivo della emittente regionale "TV Centro Marche".
Lo speciale televisivo "CURIOSITA' e TRADIZIONI" sarà in onda su TV Centro Marche MARTEDì 21 NOVEMBRE alle ore 23,15 e GIOVEDì 23 NOVEMBRE alle ore 20,45.

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martedì, novembre 07, 2006

Frontignano - Avanzamento lavori impianti sci


I lavori di messa in opera della nuova seggiovia Belvedere a Frontignano sono oramai completati. Sono state montate le seggiole ed è in corso il collaudo. Un nostr speciale illustra lo stato dei lavori.
Sono stati inoltre avviati anche i lavori per la costruzione del nuovo nastro trasportatore del Campo Scuola Sci (Sul sito le foto dei lavori)
Nuova Seggiovia Belvedere

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giovedì, novembre 02, 2006

Prima spolverata di neve della stagione a Frontignano


La perturbazione in atto ha portato la prima spolverata di neve della stagione a Frontignano

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Prossimo completamento della nuova seggiovia Belvedere


In questi giorni volgono al termine i lavori di costruzione della nuova seggiovia quadriposto Belvedere. Proprio in questi giorni sono arrivati due autotreni con la metà delle seggiole ed in questa settimana ne arriveranno altri due completando così la fornitura.Intanto a Frontignano la ditta Funimont di Alleghe sta montando anche queste sedie ed eseguendo le prime prove di funzionamento. I collaudi dell’Ufficio Speciale Trasposrti Impianti Fissi del Ministero dei Trasporti sono previsti per la prima metà di novembre.
Montaggio seggiole

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Apertura Invernale palazzo del ghiaccio Ussita

Dopo la pausa di fine estate, sabato 28 ottobre 2006 riapre il palazzo del ghiaccio per la stagione invernale 2006/2007.L’impianto sarà aperto al pubblico con il seguente orario: feriali 15-18.30, 21.30 – 24; festivi 10-12, 15-17, 17.30-19.30, 21.30-24.00. Giorni di chiusura martedì e mercoledì salvo prenotazioni di minimo 50 persone.Informazioni e prenotazioni al n. 339/7873537
Palazzo del Ghiaccio Ussita

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Fotografato l’orso nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini

L’orso è tornato a vivere sui Monti Sibillini: è questo il risultato delle indagini e delle attività di monitoraggio che hanno consentito di raccogliere, nel corso degli ultimi mesi, preziose informazioni sull’esemplare di orso bruno avvistato nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini. In seguito alla segnalazione di alcune impronte osservate dagli allevatori di Visso, infatti, la presenza dell’animale è stata accertata a settembre dagli zoologi Paolo Forconi e Massimo Dell’Orso, dello Studio Faunistico Chiros.

Subito dopo tale importante scoperta, gli zoologi - che collaborano con il Parco anche in altri progetti faunistici - hanno avviato un’intensa attività di monitoraggio dell’area interessata e, in 40 giorni, hanno raccolto 25 escrementi e 26 campioni di pelo. Sono state inoltre scattate 12 foto, mediante l’uso di trappole fotografiche; una documentazione eccezionale, se si pensa che queste sono le prime foto di orso realizzate nell’Appennino Umbro Marchigiano. I campioni di pelo raccolti sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale di Teramo che, attraverso le analisi del DNA, determinerà il sesso dell’animale e accerterà se si tratta di uno degli esemplari già “schedati” nell’ambito del Programma nazionale per la tutela dell’Orso.

Si ritiene che la popolazione di provenienza non possa che essere quella dell’area abruzzese-molisana-laziale, la quale - attraverso i monti della Laga e i monti Reatini, situati in continuità ecologica con i Sibillini - sostiene il pur minimo flusso di individui. Ed è proprio questo l’anello più debole di questa preziosa catena: la connettività ecologica tra i Parchi Nazionali appenninici e, in particolare, il corridoio della Valle del Tronto, interposto tra Sibillini e Laga. Questa è, infatti, l’area dove si sviluppano le vie di comunicazione e gli insediamenti esistenti. E’ possibile, quindi, che mentre i Parchi fanno del loro meglio per migliorare la qualità ambientale dei territori montani, i colli di bottiglia ecologici dei fondovalle, sempre più stretti o interrotti, rischiano di vanificarne o ridurne l’efficacia, impedendo o comunque riducendo le probabilità di formazione di una nuova popolazione umbro-marchigiana. E’ in questo senso che una forte azione di cooperazione con le amministrazioni provinciali e quella regionale risulta indispensabile per garantire la conservazione di una specie in pericolo di estinzione e particolarmente protetta sia dalla normativa nazionale che comunitaria.

Va sottolineato che il ritorno dell’orso sui Monti Sibillini risulta accertato da oltre dieci anni, anche se con bassa densità di individui e senza prove di avvenuta riproduzione. Infatti, a differenza del lupo - l’altro grande predatore dell’Appennino che non è mai scomparso dal territorio dei Sibillini - l’Orso risulta essersi estinto tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento. Da quegli anni, nessuna prova concreta ha dimostrato la sua presenza, fino agli inizi degli anni ‘90, quando, sul versante marchigiano del Monte Vettore sono state rinvenute le prime tracce. E’ stato proprio da questo periodo che il Parco ha stabilito un programma di collaborazione con l’Università degli Studi di Perugia e con il coinvolgimento del Corpo Forestale dello Stato in base al quale è stato avviato un monitoraggio di diverse specie faunistiche molto importanti, tra cui proprio l’orso. Tra il 1992 e il 2003, la presenza del grande carnivoro nel Parco è stata così regolarmente accertata su entrambi i versanti dell’area protetta, anche se le osservazioni più numerose si sono registrate nella zona meridionale.

Sebbene avvistarlo sia un evento assai difficile, dato che la specie è prevalentemente notturna, sapere comunque che un orso vive indisturbato nei boschi dei Monti Sibillini o poterne osservare le tracce, aggiunge senz’altro fascino a questo territorio e costituisce un ulteriore motivo di attrazione per tutti coloro che desiderano entrare in contatto con la natura incontaminata di questo grande Parco Nazionale.
(Fonte Parco Nazionale Monti Sibillini)

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