martedì, gennaio 20, 2009

Eventi - Alpinismo ed escursionismo sui monti Sibillini

Nel pomeriggio di sabato 17 gennaio presso il teatro comunale in Piazza Cavallari si è tenuto un interessante dibattito sull’alpinismo ed escursionismo sui Monti Sibillini.
L’evento è stato organizzato dalla IAMA (Accademia Internazionale Arrampicata e Montagna) guidata dall’alpinista Paolo Caruso, e dall’Amministrazione Comunale di Ussita.
L’occasione è nata dalla emanazione da parte della Regione Marche della delibera n. 1471 del 27 ottobre 2008 che detta le linee guida per la salvaguardia della fauna in attuazione di alcune direttive europee.
La delibera regionale prevede un’area di salvaguardia di un raggio di 500 metri in linea d’aria dai nidi di una serie di specie protette quali l’aquila reale ed il gracchio corallino.
Questa previsione è sembrata agli alpinisti ed escursionisti che frequentano le nostre montagne eccessivamente penalizzante ed anche superflua.
La discussione è stata tuttavia assolutamente costruttiva e si sono valutate le migliori soluzioni sia per non arrecare disturbo alla fauna ma anche per consentire un po’ a tutti di usufruire correttamente della montagna.
Molto consapevolmente gli alpinisti hanno ammesso che in alcuni casi è bene evitare vie di salita e discesa dalle rocce che possono danneggiare la natura e gli uccelli ma nello stesso tempo hanno ribadito che in molti casi questi limiti così teorici non costituiscono altro che una inutile privazione di libertà.
Nell’incontro sono state presentate anche le esperienze di altre zone a parco sia nazionale che regionale.
Tra queste alcune del Parco Nazionale di Abruzzo ed altre del Parco Regionale Ligure di Porto Venere dove è presente una parete a picco sul mare (falesia) dove nidificano varie specie e nello stesso tempo viene svolta attività di arrampicata alpinistica ma secondo criteri ragionevoli e non invasivi.
Il Direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini Alfredo Fermanelli ha assicurato che nella applicazione di questa nuova normativa e di questi vincoli l’Ente farà tesoro dei suggerimenti venuti dalla discussione ed appronterà una sua specifica normativa ispirata al buon senso limitando il vincolo ai soli casi di effettiva necessità.

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