Una grande sorpresa: nei giorni scorsi, al termine della stagione dei parti, sono stati osservati due cuccioli di Camoscio appenninico nati liberi in natura. Si tratta di un evento straordinario che, insieme ai camoscetti nati nell’area faunistica di Bolognola, lascia ben sperare per il successo della complessa e delicata operazione, voluta d'intesa con il Ministero dell’Ambiente, di reintroduzione nel Parco di questa specie a rischio di estinzione. I camoscetti sono nati da due delle cinque femmine rilasciate tra i mesi di settembre e ottobre dello scorso anno, tra cui “Nives”, la femmina munita del radiocollare donato dalla Commissione Tutela Ambiente Montano del C.A.I. Marche. L’evento, che conferma l’idoneità ambientale dei Monti Sibillini ad ospitare una popolazione consistente di Camoscio appenninico, è anche il frutto di una attenta azione di gestione e tutela dell’area, che si è potuta realizzare anche grazie all’aiuto del Comune di Ussita, del Corpo Forestale dello Stato, degli allevatori, del CAI e di tutti gli amanti e i frequentatori della montagna. E’ infatti essenziale, soprattutto in questa prima fase, garantire l’assoluta tranquillità degli animali che, ricordiamo, erano stati catturati nel Parco Nazionale d’Abruzzo e trasferiti in un territorio a loro del tutto sconosciuto. Il costante monitoraggio degli animali è effettuato dall’Università di Siena (responsabile prof. Sandro Lovari) mediante sofisticate tecniche di telerilevamento radio e satellitare. Ovviamente, l’osservazione dei nuovi nati è possibile solo mediante cannocchiale da notevole distanza. Al fine di contribuire al monitoraggio degli animali su tutto il territorio del Parco è stato anche costituito un gruppo operativo formato da agenti del C.F.S. e tecnici del Parco, ma tutti gli interessati potranno collaborare al programma entrando a far parte, ovvero iscrivendosi, al “Gruppo Camoscio Sibillini”. Ulteriori informazioni sul programma, nonché le disposizioni emanate per la tutela dell’area, sono disponibili sul sito internet del Parco www.sibillini.net. (Fonte Parco Nazionale Monti Sibillini)
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