Notizie - Ussita, soccorso in parete
Nella seata di domenica 7 novembre è scattato l’allarme per il soccorso di due alpinisti in difficoltà, bloccati sulla parete del Monte Bove Nord. I due avevano iniziato l’arrampicata nel primo pomeriggio ma per un incidente l’ancoraggio alla parete di uno dei due ha ceduto facendolo precipitare nel vuoto. Per fortuna la corda ha retto ed il malcapitato è rimasto appeso anche se aveva riportato alcune ferite ed era rimasto privo di alcuni indumenti. L’allarme è stato dato dagli stessi alpinisti intorno alle diciassette e purtroppo era già troppo tardi per far intervenire l’elicottero del 118 di stanza a Fabriano non abilitato al volo notturno.
E’ stato quindi chiesto l’intervento di altro mezzo per il volo notturno che potesse portare i soccorritori alla sommità della parete.
Un grande elicottero dell’Aeronautica Militare è partito da Cervia, ha preso a bordo alcuni soccorritori a Fabriano ed è atterrato a Frontignano dopo le ventuno.
Il mezzo ha tentato di riprendere il volo per portare le squadre sulla parete ma il maltempo ha costretto il pilota a desistere.
Nello stesso tempo erano confluite a Frontignano varie squadre del Soccorso Alpino delle Marche e dell’Umbria che, nonostante il nevischio, hanno tentato di raggiungere ed individuare il punto della parete dove si trovavano gli infortunati.
Contemporaneamente i Vigili del Fuoco dal versante della Frazione di Casali illuminavano il punto della parete rocciosa. Tutta l’organizzazione del soccorso, che ha visto impegnati oltre al Soccorso Alpino anche Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato e Vigili del Fuoco ha fatto base all’albergo Domus Laetitiae e altro punto di appoggio al rifugio Cristo delle Nevi aperti appositamente per tutta la notte.
Solo verso le 4.00 del mattino le squadre del Soccorso Alpino hanno raggiunto i malcapitati in parete ed hanno potuto iniziare le operazioni di recupero.
Uno dei due alpinisti ha potuto muoversi autonomamente mentre il ferito è stato portato a Frontignano attraverso la Val di Bove in barella.
Si è trattato di un intervento di soccorso portato avanti con la massima professionalità di tutti i componenti ma che mette ancora in risalto la necessità di affrontare la montagna con le precauzioni che merita.
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